Incontri di Formazione per i Gruppi

Nel lavoro come Formatore collaboro con Enti di formazione professionale e Operatori di settore sanitario (OSS/ASA), gruppi di insegnanti, volontari, genitori e studenti di scuole elementari, medie e superiori sviluppando progetti originali in risposta alle particolari esigenze di quei gruppi di lavoro e rendendo così giustizia alla loro unicità, alle loro risorse e ai loro limiti.

Richiedere “Formazione” ad un professionista implica la necessità riconosciuta da parte di un gruppo di persone di dare forma a competenze fino a quel momento solo intuite, di apprendere nuove modalità di azione e acquisire nuovi punti vista e spunti di lettura su situazioni complesse. Si tratta dunque di formare nel senso di rendere sensibili e come tangibili le potenzialità insite nel Gruppo in vista del raggiungimento di obiettivi di volta in volta verificabili e dunque aggiornabili.

Vivivamo nella società della formazione continua, viviamo in una realtà fatta di mutamenti rapidi e spesso imprevedibili in tutti i settori nevralgici del suo funzionamento. Queste circostanze rendono necessario aggiornarsi spesso, effettuando check-up formativi lungo il proprio percorso. Questa attenzione al rinnovamento permette al gruppo di tenersi vivo, interessato e capace di affrontare con la giusta elasticità le future difficoltà.

Sviluppare un percorso formativo per un gruppo significa riflettere sul senso di tre concetti:

  • Sapere
  • Saper essere
  • Saper fare

il “Sapere” implica il passaggio di informazioni dal formatore al partecipante e viceversa, il “Saper essere” è l’acquisizione di un modo di rapportarsi con uno stato mentale nuovo alla vita e il “Saper fare” consiste nell’apprendimento di nuove modalità operative nel contesto. La possibilità di accesso ad una grande quantità di informazioni attraverso strumenti come Wikipedia e la Rete in generale ha portato enormi possibilità di ampliamento del sapere pur celando in seno una contraddizione fondativa e molte false promesse. Pare oggi troppo semplice in pochi click acquisire infromazioni precise su molti ambiti di
interesse ed infatti ci si accorge presto che quelle conoscenze servono a poco all’atto pratico proprio perchè trattasi di apprendimento senza esperienza. Si tratta cioè di un apprendimento per così dire segnico e svuotato di ogni valenza simbolica. Lo sviluppo della Rete non ha infatti portato ad uno sviluppo culturale vero nella nostra società.
Imparare con la formazione significa invece vivere l’apprendimento, possedere un tempo per capire e uno per non capire, significa conoscere persone e condividere con loro un’esperienza sensibile e coinvolgente. L’apprendimento non è dato dunque tanto dalle informazioni acquisibili quanto dal contesto di lavoro creato.

Per raggiungere questi scopi prediligo l’uso di strumenti formativi interattivi e dunque fuori dal canone della lezione frontale classica. In un setting di lavoro circolare nel movimento dei contenuti ogni partecipante ha la possibilità di arricchire il discorso partecipando a lavori di gruppo e simulazioni che sono vero luogo di acquisizione di nuove modalità perchè partecipazione e coinvolgimento sono la base dello sviluppo di un vero sapere soggettivo.

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